Le linee guida per la Didattica Digitale Integrata suggeriscono metodologie didattiche basate sul coinvolgimento degli studenti e la loro partecipazione attiva: sia che la classe alterni giorni in presenza e a distanza, sia che metà classe sia in aula e l'altra a casa, è necessario creare un clima attivo e proattivo: il rischio di perdere l'attenzione degli studenti, di vederli confusi nel continuo cambio di contesto (casa/scuola) si evita portando "dentro alle loro menti" il processo di apprendimento.
La richiesta di realizzare "compiti digitali" può essere lo strumento per creare una grande focalizzazione degli studenti sulle attività di apprendimento: la produttività digitale stimola la motivazione all'apprendimento grazie alla creatività insita nel processo di produzione digitale. E gli "artefatti digitali" devono essere archiviati e consegnati ai docenti in ambienti virtuali: l'attenzione alle modalità di consegna e archiviazione nei portali e-learning rende gli studenti concentrati sulle attività da svolgere. La consapevolezza che riceveranno un feedback contestuale a quanto consegnato li può rendere più responsabili di quanto producono rispetto a quando consegnano un elaborato tradizionale "scritto" di cui lo studente "si dimentica" nel momento in cui si "stacca" dal prodotto concreto realizzato.
L'artefatto digitale è anche un importante elemento di valutazione: risulta una evidenza concreta delle conoscenze, abilità e soprattutto le competenze che gli studenti mettono in gioco. Ma le buone pratiche suggeriscono che il docente fornisca agli studenti una consegna esplicita e precisa delle attività da svolgere: soprattutto se la consegna viene fornita a distanza è necessario che lo studente abbia sempre sotto gli occhi quanto richiesto.
Quali sono gli elementi chiave di una consegna ben formulata per un "compito digitale"?
- Il presupposto disciplinare: il docente richiama i contenuti disciplinari oggetto del compito (e potrebbe richiamare i link ai materiali didattici su cui basare il lavoro)
- Il prodotto: il tipo di prodotto digitale che gli studenti dovranno consegnare al termine delle attività: un testo, una immagine, una presentazione… Il docente potrebbe fornire un format o dare le indicazioni delle caratteristiche richieste per il prodotto: lunghezza, peso in byte, struttura,...
- Il processo che il docente chiede di mettere in atto: in base alla tecnica didattica adottata e al prodotto che ci si aspetta venga realizzato (attività individuale o di gruppo, gli step che dovranno essere seguito per svolgere l’attività,..) il docente guida gli studenti a lavorare con efficienza (e quindi efficacia!). Può suggerire gli strumenti di comunicazione da utilizzare, le modalità di archiviazione dei file (tutto dipende dalle pre-conoscenze degli studenti e da quanto sono abituati a lavorare "a distanza" individualmente o in gruppo)
- Le condizioni di vincolo che si pongono: le indicazioni delle tempistiche di consegna, il "luogo" virtuale in cui il compito deve essere consegnato,...
- le rubriche di valutazione dei prodotti che gli studenti realizzeranno il docente può condividere con gli studenti gli elementi che costituiranno oggetto di valutazione. Naturalmente, avendo esplicitato - come sopra detto - tutte le caratteristiche che deve avere il compito, è chiaro che saranno quelli i parametri di valutazione (v. approfondimento "Valutare con Classroom"). Ma una griglia (una tabella, un elenco puntato!) che sintetizza gli elementi di valutazione, sarà un elemento che potrà guidare gli studenti a realizzare al meglio il proprio compito. Perché l'obiettivo è che tutti svolgano il proprio compito con sicurezza e raggiungendo un risultato positivo!